Cara Italia,

questa lettera è per te,

per te che ora sei stata colpita da un nemico invisibile, per te che tutti ti pensano ferma.

Cara Italia, io so quanto hai dato SEMPRE TU A NOI in arte, cultura, patrimonio, architettura, natura, poesia, bellezza.

Proprio per questo so che ora, SIAMO NOI a dover dare qualcosa a TE.

E’ il momento di dimostrare che noi italiani, nati con la camicia, di quelle camicie importanti, il paese del del miglior cibo, delle canzoni, dell’ospitalità, siamo soprattutto quelli della CULTURA, CREATIVITà, INNOVAZIONE E FORTI.

Tu, da mamma, ci hai dotato di tutta la grinta, la potenza, la determinazione, l’energia e noi, ora cara Italia, cara mamma, daremo noi, due braccia a te per rialzarti.

Lo faremo come sempre, con le nostre caratteristiche, da italiani, ne abbiamo passati tanti di momenti difficili, noi meridionali ancora di più, ma non si può tenere ferma una Ferrari, è per questo che tutti ci uniremo, imprenditori, professionisti, giovani, anziani, ognuno nel suo piccolo o nel suo GRANDE, come piace a noi di IBT, per dare nuove leve alla tua rinascita, soprattutto dopo la crisi finanziaria, economica, sanitaria e sociale del corona virus.

Questa crisi, non sarà lasciata solo in mano al Governo, non del tutto almeno.

Non sarà il Covid 19, né la politica a decidere di che pasta siamo fatti.

Decidono loro giustamente quando le aziende, le imprese e tutte le attività commerciali di Pompei e di tutta l’italia riapriranno, quando sarà conclusa questa emergenza, quando questa quarantena finirà, ma non possono fermare le idee che abbiamo dentro, non possono impedirci di pianificare la nostra ripresa, di mettere il carburante ad una macchina che da troppo tempo sta rallentando.

Per questo cara Italia, la mia non è una promessa, è una garanzia, da italiano orgoglioso e patriottico.

Tu rinascerai e sarai ancora più splendente e più invidiata, nessuno ti svenderà, nessuno approfitterà di questo momento per calpestarti.

Gli eroi che stanno combattendo negli ospedali e noi imprenditori, il motore dell’economia, ti faremo rialzare e ti daremo la dignità che meriti.

Può un figlio abbandonare una mamma come te, che gratuitamente ci ha dato tutte le armi per affrontare questa guerra, ma anche di tutte le guerre che ci sono state e che ci saranno?

Può un figlio grato rinunciare alla libertà di dire con orgoglio “SONO ITALIANO” e vivo nel Paese più bello del mondo?

Può, chi è nato nel rischio, dimenticare che la perseveranza e la determinazione, ci faranno vincere anche stavolta?

A voi la risposta.